Gela. La “stretta” sugli immobili comunali dati in gestione ad associazioni e privati arriva mentre proseguono le verifiche. “I controlli proseguono”. Diverse associazioni, adesso, rischiano di dover lasciare le rispettive sedi, tutte ricavate all’interno di strutture dell’ente comunale. “Abbiamo chiesto chiarimenti agli assegnatari perché sono state riscontrate diverse anomalie, ad iniziare, in molti casi, dall’assenza di atti che potessero giustificare la presenza di terzi in nostre strutture – spiega l’assessore Francesco Salinitro – sono accertamenti normali che, in realtà, si sarebbero dovuti effettuare già in passato”. L’assessore, da tempo, punta proprio ad un censimento complessivo dell’intero patrimonio immobiliare dell’ente. Non solo le strutture date ai privati e alle associazioni ma anche i terreni ancora nella disponibilità pubblica. “Non è da escludere che le stesse associazioni attualmente non in regola, qualora adempissero alle richieste che giungono dai nostri uffici, possano ritornare nella disponibilità degli immobili – continua l’assessore – non vedo cosa ci sia da scandalizzarsi? In molti casi, ciò che è normale, ovvero i controlli, sembra invece del tutto eccezionale”. Da diverse settimane, i funzionari Emanuele Tuccio e Giampiero Ravalli, insieme ai tecnici del settore patrimonio, stanno valutando documenti e atti che serviranno ad accertare lo stato attuale di molti immobili dell’ente.