Gela. “Non si pensa al mantenimento delle famiglie gelesi ma solo a quello dei migranti, ospitati in città”. “Le famiglie locali lasciano la città”. Il consigliere comunale del Polo Civico Sandra Bennici solleva la questione, soprattutto davanti a dati che confermano il costante spopolamento della città, con tante famiglie costrette a raggiungere altre regioni italiane o, addirittura, a lasciare la penisola pur di trovare una nuova opportunità occupazionale all’estero. “Dati recenti fanno emergere che c’è un grande esodo di giovani famiglie gelesi – spiega – che sono migrate verso il Nord. Il nostro tasso di disoccupazione è a livelli record e i servizi sociali anziché prevedere dei contributi per le famiglie disagiate, partecipano a mantenere le comunità di immigrati. I nostri giovani sono disperati perchè disoccupati, perchè non hanno reddito. Scappano alla ricerca di una speranza, con l’obiettivo di ottenere una vita dignitosa. Noi, invece, manteniamo gli immigrati”. Per il consigliere, inoltre, la presenza di migranti ospiti in strutture della città genera rischi, non solo legati alla sicurezza. “Ad aggravare il tutto – conclude – non sono previsti progetti di tutela della salute della città. Mi chiedo se vengono sottoposti agli opportuni controlli per evitare il diffondersi di malattie debellate, come la tubercolosi. Senza dimenticare i programmi di integrazione sociale”. Per questo motivo, davanti alla scelta della giunta di confermare i cinquanta posti del sistema Sprar oltre ad altri trentacinque, Sandra Bennici invita la giunta “a procedere con oculatezza nel ricevere altri immigrati, senza aver preliminarmente verificato il costo sostenuto dalle casse del Comune”.