Gela. I lavori al museo regionale di Mulino a Vento sono iniziati nel Maggio 2021, resi urgenti dai cedimenti interni che hanno reso impraticabile un’intera ala della struttura. La Regione, attraverso l’assessorato ai beni culturali, ha conferito il finanziamento complessivo da oltre tre milioni di euro per il progetto di “ampliamento, adeguamento e ammodernamento” del sito museale. Somme che si aggiungono ai 271 mila euro dei lavori di demolizione dell’ampliamento realizzato negli anni ottanta.
“Il museo archeologico è un cantiere in piena operatività. Siamo fiduciosi che i lavori si possano concludere come previsto entro il 31 Dicembre 2023- ha dichiarato il direttore del polo museale Luigi Gattuso- si tratta di un intervento pesante di ristrutturazione che parte dalla necessità di rendere sicuro il sito perché non conforme alle norme antisismiche. Il finanziamento è finalizzato anche all’incremento della superficie espositiva che ha reso necessario far diventare parte espositiva anche gli uffici e per lo stesso motivo è stato necessario ampliare il soppalco d’ingresso”
Sono tutti passaggi di un progetto che dovrebbe ridare nuovo lustro, anche strutturale, ad un museo sul quale l’amministrazione comunale e il parco archeologico, diretto da Luigi Gattuso, puntano molto per tracciare un nuovo sviluppo del turismo culturale.
Durante la prima fase dei lavori sono stati spostati circa 3000 reperti, custoditi all’interno del museo con tutte le precauzioni. Prima dell’imballaggio ogni singolo oggetto di interesse archeologico è stato catalogato e sottoposto ad una attenta verifica dello stato di conservazione attuale.
Lo scopo iniziale degli interventi era quello di riportare la struttura all’antico aspetto da questa mantenuto fino al 1958, obiettivo che all’inizio riguardava solo la ristrutturazione di una parte dell’edificio divenuto ormai fatiscente e poco adeguato ai reperti da esso ospitati, successivamente si è ritenuto opportuno anche abbattere completamente i locali pericolanti e ampliare il perimetro del museo in modo da ospitare un maggior numero di manufatti e di ampliare la sala conferenze.
“Un’importante intervento è stato fatto per creare due rampe affinchè le barriere architettoniche fossero abbattute e il museo fosse reso fruibile a tutti, anche ai diversamente abili che fin ora non hanno potuto visitare il nostro museo” ha concluso il direttore Luigi Gattuso.