Gela. Il momento più difficile, dovuto a mancati pagamenti di Palazzo di Città, è superato. Le somme sbloccate negli scorsi mesi hanno permesso alla municipalizzata Ghelas multiservizi di proseguire la gestione ordinaria, garantendo gli stipendi ai dipendenti e tutte le coperture previdenziali. L’in house va avanti ma sempre in attesa che l’amministrazione comunale si pronunci sciogliendo il quesito del nuovo contratto. La crisi finanziaria del municipio non consente troppe mosse e a fine giugno scade l’ennesima proroga tecnica autorizzata per la multiservizi. L’amministratore Pietro Inferrera non ha mai nascosto che la priorità è proprio quella del nuovo contratto, che permetterebbe una programmazione a lungo termine. Per ora, il sindaco Lucio Greco e gli uffici finanziari dell’ente stanno concentrando gli sforzi nel tentativo di presentare il rendiconto 2021 e trasmettere i correttivi richiesti dalla Corte dei Conti. Il contratto della municipalizzata non è in cima all’elenco delle cose da fare, anche perché avere un quadro preciso del disavanzo dell’ente potrebbe consentire di individuare ciò che si potrà mettere in atto a stretto giro.
Inferrera attende che sia proprio l’amministrazione a dargli un segnale, così da avviare la fase preparatoria di un contratto che era in dirittura di arrivo, lo scorso anno, ben prima che si addensassero le nubi della crisi. Ora, è tutto da rivedere, con enigmi finanziari che saranno i giudici contabili a dipanare. Il futuro più immediato della municipalizzata potrebbe a breve ritornare sul tavolo della commissione consiliare sviluppo economico, che un anno fa avanzò una proposta complessiva di rilancio, a partire da una riorganizzazione dei servizi. Inoltre, il consigliere comunale del Movimento cinquestelle Virginia Farruggia (componente della commissione) sembra intenzionata a presentare un’interrogazione, chiedendo che su Ghelas arrivino risposte pubbliche dal sindaco.