“Che fine faranno i progetti non in salvaguardia?”, Di Stefano: “Si distrugge Agenda Urbana”

 
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L'ex vicesindaco Terenziano Di Stefano

Gela. La nuova programmazione dei finanziamenti 2021-2027 passa dall’attesa per l’approvazione dello statuto dell’Unione dei Comuni, che dopo il rinvio lunedì prossimo dovrebbe trovare il via libera del consiglio comunale. Ormai da mesi, anche a causa dell’intensificarsi della crisi finanziaria del municipio, il capitolo dei progetti e dei finanziamenti non va più allo stesso passato del recente passato. Una stasi che per l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano, che fu tra i primi a credere in programmi come “Agenda Urbana” e “Qualità dell’abitare”, è da addebitare prevalentemente a scelte dirigenziali. Inevitabile il riferimento all’architetto Antonino Collura, che in municipio coordina l’unità speciale Pnrr ed è alla testa anche dell’Area urbana funzionale della nuova programmazione. Di Stefano è in contatto con il parlamentare Ars Luigi Sunseri, che di recente ha sottolineato i troppi ritardi nei cronoprogrammi di “Agenda Urbana”, anche per quanto riguarda quella con Gela capofila. “La questione non è tanto rivolta ai progetti in salvaguardia o a quelli della nuova programmazione – dice Di Stefano – ho già sentito Sunseri e spero di poter avere un incontro. Voglio anzitutto capire cosa succederà ai progetti di “Agenda Urbana” che non sono stati messi in salvaguardia perché si è ritenuto che potessero essere completati entro fine anno. Solo il cantiere per il centro di via Siragusa, destinato agli anziani, è partito. Per l’efficientamento energetico, nonostante il progetto esecutivo dello scorso anno, non c’è ancora la gara. Invece, rispetto alla pista ciclabile sul lungomare è stata effettuata l’assegnazione dell’appalto ma i lavori non sono partiti. Quindi, cosa succederà a questi progetti e ai fondi che l’ente comunale è riuscito ad ottenere? A Sunseri chiederò anche di valutare come poter individuare le responsabilità per ciò che non è stato fatto. L’ente perderà i fondi? Qualcuno dovrà risponderne. Mi dispiace dirlo ma le scelte dirigenziali non stanno determinando nulla. Siamo al niente cosmico. E’ assurdo che adesso si faccia l’appello affinché tutti remino nella stessa direzione. Questo non basta. Servono i fatti e ciò significa che i progetti di “Agenda Urbana” non messi in salvaguardia vanno resi cantierabili da subito, senza altre attese”. Ancora una volta, l’ex assessore non si trova affatto in linea con le decisioni della burocrazia che sta coordinando progetti e programmi di finanziamento. L’esponente civico è consapevole che in una fase di difficoltà dell’ente come quella attuale perdere finanziamenti sarebbe una falla enorme.

“Trovo assurdo che si stia lavorando per la nuova programmazione dei fondi 2021-2027 e intanto si distrugge “Agenda Urbana” – dice ancora l’esponente di “Una Buona Idea” – avevamo una nave a vele spiegate e su “Agenda Urbana” abbiamo ottenuto riscontri superiori a quelli del resto della Sicilia. Oggi, invece, ci ritroviamo con una zattera e si fa fatica ad intravvedere le variazioni di bilancio. Questo non è accettabile e le responsabilità vanno individuate, anche a tutela dei cittadini e dell’ente. Se ci sono omissioni degli uffici finanziari, dovrebe essere il dirigente a denunciarle pubblicamente”. I civici di “Una Buona Idea”, anche ieri in consiglio comunale votando a favore della variazione di bilancio da ventinove milioni di euro, stanno dimostrando di non dare troppo peso alla rottura del rapporto politico con il sindaco Greco e sugli atti importanti non si tirano indietro. Di Stefano, però, considera fin troppo grave la flessione progressiva che ha colpito procedure che lui stesso considerò indispensabili per i progetti rivolti alla città. Sicuramente, prende del tutto le distanze dalla strategia impostata dal dirigente Collura.

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