Gela. L’approvazione della delibera sui riaccertamenti, risalente alla scorsa settimana, è stato un primo sviluppo di un lavoro ancora in corso. L’amministrazione comunale vuole scongiurare il dissesto dell’ente e il passo successivo deve essere il rendiconto 2021. Da inizio settimana, sono ripresi i tavoli e le riunioni tecniche, in presenza del segretario generale Carolina Ferro e del dirigente al bilancio Pino Erba. Si cerca di rispettare un cronoprogramma di massima che deve condurre non solo al rendiconto ma anche ai correttivi, entro il prossimo 12 giugno, anche probabilmente per dare la spallata politica finale alla mozione di sfiducia. In questi giorni, gli accertamenti, condotti dai tecnici, si concentrano sui debiti fuori bilancio dei diversi settori dell’ente. E’ in atto un’attività di ricostruzione e certificazione. Nella disamina non viene trascurata la vicenda degli espropri dell’ex progetto Agroverde, che è un peso non da poco negli equilibri del municipio. Valutazioni ulteriori non a caso sono state richieste ai settori patrimonio e affari legali. L’assessore al bilancio Mariangela Faraci è in costante contatto con i tecnici dei settori e con segretario e dirigente. Sostenuta da altri assessori, ha proposto di costituire una mini task force, con personale del settore finanziario e di quello degli affari legali, per focalizzare l’attenzione sui numeri e sulle procedure, almeno fino al rush conclusivo che dovrà concretizzarsi con i correttivi.
Il sindaco Lucio Greco, a sua volta, è impegnato su questo versante e ci sarà un ulteriore incontro con i revisori dei conti, domani probabilmente presenti a Palazzo di Città. In questi giorni, ci sono stati contatti con i consulenti che ormai da mesi seguono tutte le fasi di un percorso volto ad evitare il dissesto del municipio, in una fase sempre più complicata. La variazione di bilancio da ventinove milioni di euro approvata dall’assise civica pare possa alleviare le preoccupazioni. Senza strumenti finanziari, però, anche la corsa alle variazioni è un impegno ulteriore che viene sostenuto tra mille difficoltà.