Gela. Per notificare via pec una serie di cartelle esattoriali finalizzate al giudizio, Riscossione Sicilia ha usato un indirizzo di posta elettronica certificata non presente nei tre pubblici registri riconosciuti dalla normativa di settore. Di fatto, la notifica al contribuente è come se non ci fosse mai stata, trattandosi di una nullità insanabile. Il giudice di pace ha accolto l’eccezione preliminare avanzata dal legale dell’utente che aveva ricevuto le notifiche. L’avvocato Francesco Giocolano ha fatto subito emergere che l’indirizzo Pec usato per la notifica degli atti all’utente non rientra in nessuno degli elenchi riconosciuti: Regin, Ipa Pec e Ini Pec.
Il legale ha citato pronunce giurisprudenziali, anche di Cassazione, e ha inoltre precisato che gli elenchi ammessi sono tassativi. Il procedimento si è chiuso prima ancora che potesse prendere una propria fisionomia.