Gela. Dovranno presentarsi davanti al collegio penale del tribunale il prossimo 25 gennaio.
L’inchiesta “Redivivi”. Il giudice dell’udienza preliminare Alessandra Giunta ha disposto il rinvio a giudizio per i presunti capi del gruppo Trubia che, stando all’inchiesta “Redivivi”, sarebbe stato in grado di controllare le campagne locali e il mercato della raccolta della plastica. Il presunto gruppo mafioso, inoltre, si sarebbe finanziato attraverso lo spaccio di droga e le estorsioni. Così, a processo vanno Vincenzo Trubia, Nunzio Trubia, Rosario Trubia, Luca Trubia, Simone Trubia, Rosario Caruso, Ruggiero Biundo e, anche se non gli viene contestata l’appartenenza all’organizzazione mafiosa, il ventisettenne Rosario Trubia. Il gup del tribunale di Caltanissetta, inoltre, ha accolto le richieste di patteggiamento per Serafino Tuccio, Cristofer Tasca, per lui la condanna ad un anno e otto mesi di reclusione, Fabio Crisci, a un anno e quattro mesi con pena sospesa, Manuele Rolla, un anno e sei mesi, Baldassarre Nicosia, Rosario Michael Trubia, Luigi Rizzari, Pasquale Lino Trubia e Petrut Ursica. Inoltre, nelle prossime settimane, verranno trattate le posizioni degli indagati che, rispetto ad alcuni capi di imputazione, hanno optato per il rito abbreviato. Parti civili sono i quattro imprenditori che avrebbero ricevuto pressioni con l’obiettivo di lasciare il settore della raccolta della plastica in mano alla famiglia Trubia, sono rappresentati dall’avvocato Giovanni Bruscia. L’associazione antiracket “Gaetano Giordano” è in giudizio con l’avvocato Giuseppe Panebianco mentre il Comune è rappresentato dal legale Anna Gambino. Nel pool di difesa ci sono gli avvocati Carmelo Tuccio, Nicoletta Cauchi, Flavio Sinatra, Cristina Alfieri, Salvo Macrì, Maurizio Scicolone, Grazio Ferrara, Valentina Lo Porto, Giovanni Cannizzaro, Annarita Lorefice, Nunzio e Salvatore Citrella, Italo Alia.
