Verbania. Tre anni fa venne preso di mira e massacrato a calci e pugni dal branco. Aveva appena sedici anni e subì ferite assai profonde, con conseguenze molto gravi. I fatti si verificarono ad Arona, in Piemonte. Un giovane niscemese, che risiedeva proprio in Piemonte insieme alla famiglia, è parte civile nel giudizio che si sta celebrando contro uno dei ragazzi che l’avrebbe aggredito. Ieri, è stato sentito il padre. Un minore ha già definito la pena per gli stessi fatti mentre un altro giovane è davanti al gup, in abbreviato. Il ragazzo pestato è parte civile nel giudizio arrivato a dibattimento ed è assistito, anche nell’interesse dei familiari, dal legale Salvo Macrì.
Fu un pestaggio deliberato e scattato senza alcuna ragione apparente. Il minore era ad Arona per trascorrere il sabato sera insieme ad alcuni amici. In pochi minuti per lui si scatenò un vero inferno. I giovani che agirono, secondo gli investigatori piemontesi, sono gli stessi che adesso si trovano davanti al giudice, seppur con riti differenti tra loro. In aula, si tornerà a dicembre.