Gela. “Chi ha votato a favore della regolarizzazione del debito fuori bilancio Tekra è il vero irresponsabile. Non si doveva dare il via libera ad un debito anomalo, peraltro legato a canoni contrattuali e non, invece, ai servizi aggiuntivi”.
“Abbiamo rinunciato al gettone di presenza…”. Il capogruppo del Movimento cinque stelle Vincenzo Giudice in questo modo allontana le accuse legate all’assenza in aula di tutti i consiglieri grillini durante la seduta di ieri sera che ha permesso di sbloccare il pagamento da due milioni di euro, ancora dovuto al gruppo Tekra, gestore del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. “Noi non eravamo in aula – aggiunge Giudice – perché, fin dal primo momento, abbiamo sostenuto che la documentazione a sostegno del debito fuori bilancio era evidentemente incompleta. Non ci siamo presentatiper il semplice motivo che abbiamo voluto evitare di ottenere il gettone di presenza. Mi pare che altri gruppi politici non siano stati così avveduti”. Una linea confermata dall’altro consigliere grillino Virginia Farruggia. “Chi ha votato a favore del debito fuori bilancio – aggiunge – è veramente un responsabile. Hanno capito di aver causato un danno enorme negli scorsi anni e, adesso, cercano di recuperare i buchi finanziari creati. Di certo, non sono debiti prodotti dal Movimento cinque stelle”.
Gli interessi dovuti a Tekra. Dopo il via libera arrivato dall’aula consiliare, la giunta punta a “risparmiare” almeno sugli interessi moratori dovuti al gruppo Tekra, circa centosettantamila euro. “Finalmente – ammette il vice sindaco Simone Siciliano – i consiglieri hanno dato voto favorevole. A questo punto, cercheremo una transazione per risparmiare sugli interessi o, comunque, per eliminarli del tutto. Di certo, non potevamo opporci in giudizio a pagamenti che, effettivamente, l’ente comunale non aveva effettuato”.