Gela. Ieri, il sindaco Lucio Greco e la sua giunta sono riusciti a schivare il dibattito sulla sfiducia e con le decisioni concretizzate da una parte dell’opposizione la mozione è stata rinviata a metà giugno. Già ieri, al termine della seduta dell’assise civica, l’avvocato, gli assessori e diversi consiglieri vicini al primo cittadino, hanno subito cercato di capire come intenda muoversi il neo dirigente al bilancio, Pino Erba. Arriva dal Comune di Caltagirone e a scavalco, per sei ore a settimana almeno fino al prossimo settembre, coordinerà gli uffici finanziari del municipio. Ci sono i trenta giorni ulteriori concessi dalla Corte dei Conti che vanno rispettati per trasmettere i correttivi. Prima di tutto, però, c’è da chiudere l’infinito capitolo dei riaccertamenti e completare il rendiconto 2021. Anche oggi, c’è stata una sorta di full immersion, tutta rivolta ai numeri che arrivano dai settori comunali. Fino a sera, si sono susseguite le riunioni, in presenza del neo dirigente Erba e del segretario generale Carolina Ferro, in stretto raccordo con i revisori dei conti, che devono pronunciare l’ultima parola sui riaccertamenti. Greco e gli assessori vorrebbero avere in mano la delibera entro questa settimana. Far trascorrere altro tempo potrebbe aprire risvolti sempre più critici. Palazzo di Città è sotto osservazione e la Corte dei Conti ha garantito il termine ulteriore, che va scrupolosamente osservato. Gli uffici finanziari sono sottoposti ad una pressione costante e con poco personale.
La sfiducia solo “rinviata”, in attesa delle carte con tutti i numeri e l’entità effettiva del disavanzo, non può certamente far stare tranquilli il primo cittadino e gli assessori, che anche politicamente si giocano parecchio. Una parte dell’assise civica gli ha garantito un credito residuo da non dilapidare. Il sindaco ha riunito la giunta e c’era pure il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito, a sua volta intenzionato ad avere un quadro preciso della situazione degli atti finanziari. Dovranno passare dall’assise civica e anche in questo caso sarà tutt’altro che una formalità. Sembra comunque trapelare un certo ottimismo, al momento solo accennato.