I soldi del Patto per la Sicilia ci sono davvero? Reset, “serve un tavolo di lavoro permanente”

 
0

Gela. Un monitoraggio costante sui fondi e sui progetti da finanziare per il tramite del Patto per la Sicilia che in città dovrebbe far affluire circa novanta milioni di euro. La proposta di Reset. Un accordo stretto dal governo regionale e da quello nazionale, con le firme apposte ad Agrigento dal presidente Rosario Crocetta e dal premier Matteo Renzi.  Per questo motivo, il primo passo lo fanno i consiglieri comunali di Reset che hanno già avanzato la proposta dell’istituzione di un tavolo permanente di lavoro. Luigi Di Dio e Francesca Caruso si sono rivolti direttamente al presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia e al sindaco Domenico Messinese. “Vogliamo evitare – spiega lo stesso Di Dio – che questi finanziamenti possano trasformarsi nell’ennesima mossa elettoralistica. Noi siamo convinti che somme di questo tipo possano dare respiro all’economica locale ma bisogna fare chiarezza anche intorno alla cantierabilità immediata dei lavori. Il 2017 sarà decisivo, altrimenti i fondi, qualora ci fossero veramente, verrebbero definitivamente persi”. I consiglieri di Reset, però, vogliono portare al tavolo di lavoro anche il protocollo di intesa per gli investimenti di Eni oltre al monitoraggio sulla destinazione dei trentaduemilioni di euro di compensazioni. Al centro delle verifiche, in base alla proposta, dovrebbero esserci anche i circa undici milioni di compensazioni minerarie versati da Eni alla Regione e destinati a progetti di riqualificazione del centro storico. Somme che da tempo sono al centro dello scontro politico.

Un ufficio tecnico a Palazzo di Città. Intanto, proprio su questo fronte, è l’indipendente Carmelo Casano a indicare una via interna a Palazzo di Città, ovvero l’organizzazione di un ufficio tecnico, con l’unico compito di seguire l’iter dei finanziamenti e, ovviamente, le procedure di esecutività dei progetti da coprire con i fondi del Patto per la Sicilia. “Solo in questo modo – ammette – si riuscirà a fare chiarezza e ad avere un gruppo di tecnici in grado di coordinare tempi e modi di attuazione dei progetti”. 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here