“Convocazione seduta Pef regolare”, Sammito: “Chi non è convinto si rivolga agli enti locali”

 
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Il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito

Gela. Al dibattito sulla mozione di sfiducia di martedì prossimo si arriverà con la tensione politica alle stelle. Ieri sera, l’opposizione di centrodestra ha tentato il “blitz” facendo saltare il dibattito sul Piano economico finanziario del servizio rifiuti. I consiglieri di opposizione, intuendo che non ci sarebbero stati i numeri necessari per far partire la seconda convocazione, non hanno risposto all’appello. Niente numero legale e quindi Pef saltato, in attesa degli sviluppi sulla mozione di sfiducia. Teoricamente, l’amministrazione comunale si sarebbe dovuta presentare martedì in aula senza atti finanziari e non avendo in mano neanche uno strumento fondamentale come il Pef. Invece, la contromossa del sindaco Lucio Greco ha portato il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito a fissare una seduta straordinaria per il Pef, sempre martedì prossimo ma al mattino, poche ore prima del dibattito pomeridiano sulla sfiducia. Il centrodestra è netto nel sostenere che si sia forzata la mano. Questa mattina, si è tenuta una riunione. “Non si è mai vista una cosa di questo tipo”, fanno sapere. Sammito, invece, pare piuttosto certo della legittimità della convocazione. “Il regolamento non norma nello specifico un’ipotesi di questo tipo. Di fatto, non la vieta né la prevede. L’ufficio di presidenza, ieri sera dopo la seduta chiusasi per mancanza del numero legale, ha proseguito a lavorare in aula e per preparare la delibera. E’ pervenuta brevi manu – dice Sammito – una richiesta del sindaco per la convocazione urgente della seduta sempre sul Pef. Non potevo sottrarmi. Ho contattato il segretario generale, che dopo un’attenta valutazione mi ha riferito che la seduta urgente può essere convocata nella stessa giornata di una seduta ordinaria. Se qualcuno ritiene che non si possa fare, avrà tutte le possibilità di rivolgersi agli uffici regionali degli enti locali, impugnando gli atti. E’ chiaro che se dovessero pervenire altre indicazioni del segretario, magari in senso opposto, c’è sempre tempo di intervenire”. Il presidente ha già ben chiara la sua posizione sul Pef così come sulla mozione di sfiducia. Non si è mai schierato con i consiglieri che vogliono chiudere anticipatamente la sindacatura in corso e sul Pef ribadisce la sua convinzione.

“Quello che è successo ieri in aula non ha nulla di politico – conclude – il Pef è un atto redatto sulla base di delibere Arera e inoltre è stato validato dalla Srr. Io, anche da cittadino, voglio che ci sia un servizio rifiuti efficiente e il nuovo contratto con Impianti Srr dà questa possibilità. Quindi, non capisco perché si debba andare avanti con la proroga a Tekra, che ha già dimostrato di non assicurare gli standard necessari. Non ho dubbi e sosterrò il Pef portato in aula dall’amministrazione. Parliamo di una valutazione tecnica che con la politica non c’entra assolutamente nulla”. Il presidente del civico consesso, ancora una volta, mette paletti precisi rispetto alle mosse del centrodestra della sfiducia e conferma di non condividere la strategia dei consiglieri che si riconoscono nella sua stessa area politica.

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