Gela. Questa mattina, è stato aperto il dibattimento davanti al collegio penale del tribunale. Il ventenne Kevin Canotto deve rispondere di tentato omicidio ma anche del ferimento di due cani, di lesioni e del possesso di un’arma. Lo scorso anno, sparò davanti ad un’abitazione di contrada Zai. In base a quanto ricostruito dai pm della procura e dai carabinieri, i fatti si verificarono dopo la fine di una relazione sentimentale. Il giovane aveva cercato invano di riconciliarsi con la fidanzata. La famiglia della ragazza pare fosse del tutto contraria. Prima degli spari ci sarebbero stati altri episodi di forte tensione. Canotto, che venne arrestato, in aula ha rilasciato dichiarazioni spontanee. Ha ribadito, dopo averlo già fatto durante l’interrogatorio successivo all’arresto, che non era sua intenzione uccidere. Due cani vennero raggiunti dai proiettili e una ragazza, che si trovava sul posto, rischiò di essere colpita. L’imputato è difeso dall’avvocato Davide Limoncello. Ha spiegato che i cani gli sarebbero stati aizzati contro da uno dei familiari della sua ex.
I pm, negli scorsi mesi, avevano chiesto e ottenuto il giudizio immediato per Canotto. L’ex fidanzata che lo denunciò per stalking e la famiglia sono parti civili, con l’avvocato Giuseppe Cascino. Il collegio penale ha accolto la richiesta di costituzione anche del Partito animalista italiano e dell’Associazione nazionale per la tutela degli animali, rappresentati dagli avvocati Roberta Pagano, Giovanna Li Causi e Giusy Cauchi. Sui fatti di contrada Zai i primi testimoni saranno sentiti in aula a luglio.