Gela. I partiti di centrodestra, salvo sorprese per ora non ipotizzabili, porteranno in aula la mozione di sfiducia al sindaco Lucio Greco. Le nove firme d’area e quella del consigliere dem Gaetano Orlando non sembrano “trattabili”. Passi indietro, per ora, non ne fa nessuno. Domani, riprende il confronto anche politico e la capigruppo dovrà indicare una data per la discussione del Piano economico finanziario. Il centrodestra della sfiducia ad un sindaco che si rivede nella stessa area politica, probabilmente, prenderà le misure con obiettivo fissato sulle prossime amministrative. Le vicende finanziarie del municipio, però, sono tutt’altro che facilmente gestibili e la Corte dei Conti attende correttivi che se la mozione di sfiducia passasse dovrebbero essere trasmessi forse da un commissario. Il centrodestra in costruzione ormai da tempo guarda anche agli autonomisti dell’Mpa, che invece sono con Greco e fanno parte a pieno titolo della giunta. “Io penso che la mozione di sfiducia non c’entri nulla con la futura costruzione dell’alleanza di centrodestra – dice il capogruppo consiliare Mpa Diego Iaglietti – noi l’abbiamo sempre detto, siamo contrari alla mozione di sfiducia. Sfiduciare adesso il sindaco non cambierà nulla. Si andrà comunque al voto solo il prossimo anno. Con un commissario, però, rischiano di saltare i finanziamenti e i progetti. Salverà il salvabile. Per il resto, saranno solo definanziamenti, tariffe aumentate e occasioni perse”. Iaglietti è convinto che bisogna dare tempo agli uffici del municipio. “Stanno lavorando intensamente e apprezziamo molto quello che sta facendo il segretario generale Ferro. Dimostra di essere molto seria e professionale. Se ci sono consiglieri che per forza intendono portare in aula la mozione di sfiducia – aggiunge – la rinviino magari a fine mese. Secondo me, il consiglio dovrebbe avere la possibilità di valutare gli atti finanziari e i correttivi. Parliamo di una situazione che inciderà anche sulla prossima amministrazione comunale, su questo non ci sono dubbi”. Gli autonomisti, dopo l’azzeramento dello scorso anno, hanno scelto di rimanere in giunta e sono l’unica forza partitica di centrodestra che allo stato sostiene il progetto dell’avvocato Greco. Il capogruppo consiliare è convinto che il voto alla mozione di sfiducia non avrà ripercussioni sulle future alleanze. “L’Mpa ha già dato tutte le spiegazioni del caso – precisa – per noi, questa sfiducia non va votata. Vogliamo evitare contraccolpi ulteriori ad una città, che mi pare peraltro non stia per nulla sostenendo l’eventuale fine anticipata dell’esperienza Greco. L’amministrazione ha fatto errori e non l’abbiamo mai nascosto. Però, nonostante le difficoltà finanziarie, adesso c’è un Pef con tariffe che non aumenteranno e che darà alla città, finalmente, un servizio rifiuti pienamente efficiente”.
Il centrodestra vorrebbe chiamare a raccolta anche gli autonomisti, che però sulla sfiducia hanno già le idee piuttosto chiare. Iaglietti, infine, fa anche una considerazione strettamente politica. “In questi ultimi giorni – conclude – ci sono state chiamate e contatti per organizzare una riunione di centrodestra e valutare il da farsi rispetto alla mozione di sfiducia. Noi abbiamo già deciso e non voteremo per la mozione. L’alleanza futura di centrodestra? Se per le nostre posizioni sulla sfiducia si decidesse di non darci spazio, ne prenderemo atto”. Gli esponenti Mpa si sentono nel centrodestra locale ma al contempo hanno già tracciato una linea di demarcazione netta, tirandosi fuori dal fronte della sfiducia.