Gela. Saranno i giudici della Corte d’assise di Caltanissetta a trattare la vicenda di presunti abusi sessuali ai danni di una minore. La ragazza spiegò che i fatti si sarebbero verificati durante le ore delle attività di catechismo. Le contestazioni vengono mosse al catechista, che è finito a processo. Gli accertamenti partirono dopo le prime ammissioni della minore, che insieme ai genitori si rivolse al consultorio. Le lezioni di catechismo si tenevano in una parrocchia della città. I giudici del collegio penale del tribunale hanno sollevato la questione della competenza, trasmettendo gli atti ai magistrati romani, che in settimana hanno rilasciato la loro decisione. La difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Nicosia, ha concluso indicando la competenza del tribunale locale. Per la procura generale, invece, il procedimento deve tenersi in assise. I magistrati romani si sono pronunciati seguendo questa linea. Saranno quindi i giudici dell’assise nissena a tenere il procedimento connesso a fatti assai delicati.
Inizialmente, nei confronti del catechista scattò anche una misura restrittiva. La famiglia della ragazza sta seguendo il procedimento, anche in vista di una possibile costituzione di parte civile.