Gela. “C’è troppa confusione sulla situazione finanziaria dell’ente comunale. Dopo sette mesi, si parla ancora di riaccertamenti”. L’ex numero due della giunta, il civico Terenziano Di Stefano, è convinto che in municipio, nonostante le scadenze dettate dalla Corte dei Conti, si stia navigando a vista anzitutto a causa dell’assenza di un dirigente al bilancio in pianta stabile. Lo scorso anno, al culmine di divergenze con gli organi tecnici, lasciò il dottor Alberto Depetro, per circa dieci anni alla guida degli uffici. Da allora, il settore ha iniziato ad essere coordinato con incarichi ad interim mentre montava l’emergenza. “Sicuramente, il nuovo segretario generale sta lavorando ed è impegnata nell’adottare le soluzioni necessarie – spiega Di Stefano – ma un segretario generale non potrà mai avere le specificità di un ragioniere generale, che è una figura fondamentale. Devo dire anche che un dirigente al bilancio ha bisogno di almeno una trentina di giorni per valutare la situazione complessiva. Ad oggi, non ci sono atti finanziari e questo è veramente molto grave. Pensavamo che si riuscisse ad avere almeno il rendiconto 2021, per capire quale sia effettivamente il disavanzo dell’ente. Invece, non c’è neanche questo e decidere su un tema altrettanto importante come la sfiducia diventa ancora più complesso”. L’ex vicensindaco, tra i fondatori del movimento “Una Buona Idea”, ipotizzava che con il cronoprogramma posto dai magistrati contabili a Palazzo di Città si sarebbe potuta sbloccare la stasi. “Avremmo già dovuto avere il rendiconto 2021 e di conseguenza la delibera di giunta per rispondere alla richiesta di correttivi avanzata dalla Corte dei Conti – dice ancora – invece, tutto questo non c’è e manca anche un ragioniere generale”. I civici non hanno firmato la mozione di sfiducia. Salvo colpi di scena, arriverà in aula consiliare nei primi giorni di maggio. “Una Buona Idea” non si è schierata né per il sì né tantomeno per il no. “Noi, a differenza di altri, giochiamo sempre a carte scoperte – continua – qualcuno ci tira in ballo perché vogliamo consultare la città proprio sul tema della sfiducia. Deve essere il sindaco a prendere l’iniziativa. Non può pensare di limitarsi ai soliti annunci e agli appelli, sperando che qualcuno cambi idea. Parli con i suoi consulenti e poi riunisca tutta la politica locale. Deve spiegare con precisione qual è l’attuale situazione finanziaria dell’ente e soprattutto deve fornire tempi certi. Poi, a conclusione di questo confronto, ognuno assumerà la decisione che ritiene più adeguata. Noi siamo disposti ad aiutare la città ma il sindaco deve spiegare per bene, lasciando da parte il superfluo, come ad esempio tutta questa vicenda dell’anniversario dello sbarco per il quale si intenderebbero usare risorse delle compensazioni che sono della città”.
Di Stefano sembra far capire che il gruppo civico non ha ancora maturato una convinzione precisa sul fronte della mozione di sfiducia. L’eventuale iniziativa del primo cittadino, con dati alla mano, potrebbe incidere e non poco. Potenzialmente, l’opposizione ha i numeri per sfiduciarlo ma l’attuale emergenza finanziaria non lascia tranquilli e vale anche per la politica. “Ci deve essere chiarezza – conclude l’ex vicesindaco – se la mozione non dovesse arrivare in aula oppure se fosse bocciata, servirà comunque programmare il dopo. Quali atti porterà il sindaco? Penso che ancora nessuno l’abbia capito. Spetta a lui mettere fine a questa situazione surreale. Perché rischiare di andare incontro ad un predisessto che peserebbe enormente anche nei prossimi anni?”.
Caro vice Sindaco avete portato la Città al COLLASSO, e nonostante questo nessuno vuole mollare la presa, nella mia azienda, e in tutte le aziende del mondo per vedere la situazione finanziaria basta un CLICK.
La verità è che oltre ad essere stati degli INCAPACI, ed avete fatto perdere finanziamenti milionari vedi Parco di Montelungo, siete pure arroganti, dovreste CHIEDERE SCUSA ALLA CITTÀ, e rassagnare le dimissioni di massa.
Un Sindaco e un Amministrazione così rimarra’ negli annali di STORIA, e mentre la nave affonda il Signor Sindaco pensa hai festeggiamenti dello SBARCO, MAHHH… COSE DA PAZZI.