Gela. La sua posizione era quella maggiormente gravata dalle contestazioni mosse dai pm della procura. A conclusione del giudizio abbreviato, il gup ha condannato il ventitreenne Carmelo Ascia a tre anni e quattro mesi di reclusione. Su di lui si concentravano accuse di furti, anche in abitazione, e ricettazione. Fu coinvolto nell’inchiesta “Cave canem”. La difesa, sostenuta dal legale Marco Granvillano, ha insistito sulla mancanza dei presupposti per tre imputazioni, che sono cadute. Il giudice non ha riconosciuto la recidiva, come invece indicato dalla procura. Il giovane è stato condannato per i furti in abitazione e per la ricettazione. Il pm aveva concluso per una pena analoga. Altri coinvolti devono rispondere alle accuse formalizzate nei loro confronti.
Sono a giudizio davanti al collegio penale del tribunale. La difesa di Ascia, invece, ha optato per l’abbreviato. Il giovane è attualmente detenuto per altri fatti. E’ indagato per l’aggressione e la rapina ai danni di Nunzio Di Pietro, titolare di supermercati ferito a Macchitella.