Gela. L’amministrazione comunale sta proseguendo, anche oggi, le attività di verifica per tentare di chiudere prima possibile il capitolo degli atti finanziari. La linea di estremo rigore dei revisori dei conti non cambia ed è stata confermata anche ieri nel corso di diverse riunioni tecniche. I riaccertamenti devono per forza passare dal vaglio favorevole del collegio e senza i dati non sarà possibile avere un rendiconto che sancisca l’effettiva entità del disavanzo dell’ente. La coperta è sempre più corta e lo spazio di tempo a disposizione pare non garantire altre mosse. Sembra assai difficile, per non dire impossibile, che il rendiconto riesca ad arrivare all’assise civica prima della discussione della mozione di sfiducia. Deve anzitutto approdare in giunta e successivamente ci saranno ulteriori passaggi con i revisori e la commissione bilancio, oltre ai possibili emendamenti. Ormai, salvo accadimenti particolari, la sfiducia al sindaco Lucio Greco pare destinata ad essere discussa senza che l’ente si sia intanto dotato di strumenti finanziari. Anche sul Piano economici finanziario per il servizio rifiuti non tutto sta filando dritto e ieri il dirigente Amato, individuata a scavalco dal Comune di Enna, ha avanzato alcune valutazioni. Il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito, come comunicato durante la riunione dei capigruppo, ha già iniziato a contattare i firmatari della mozione di sfiducia per individuare la data e fissare la seduta.
Il presidente vorrebbe indicazioni univoche da tutti i consiglieri. Se non dovesse esserci un accordo complessivo, sarà lui stesso a stabilire la convocazione. L’aula dovrebbe comunque riunirsi entro i primi giorni di maggio. Sammito, del resto, ha sempre sostenuto che sia questo il lasso di tempo migliore anche per cercare di capire se l’amministrazione, in extremis, riuscirà a far arrivare gli atti finanziari. Al momento, sembra decisamente poco probabile nonostante gli sforzi messi in campo. La Corte dei Conti, inoltre, attende i correttivi. Ieri, non è stata esclusa l’opzione di richiedere una proroga ai magistrati contabili.