Gela. Un incontro esperienziale dedicato alla fragilità in compagnia di artigiani e volontari di Gela si è tenuto alla casa della Divina Misericordia per famiglie, caregiver e ragazzi autistici. “I nostri incontri siano questi di formazione , laboratori o eventi sono aperti a tutti, non solo ai nostri iscritti – ha dichiarato la presidente dell’associazione Ama Filippo Maria Grazia Gullo – vogliamo offrire gratuitamente tempo, competenza,idee, collaborazione a chi vuole avvicinarsi al nostro mondo e tutto questo riusciamo a farlo grazie alle donazioni liberali o del 5 x mille che arrivano alla nostra associazione .Inoltre una nostra associata in occasione delle nozze d’argento ha chiesto ai suoi invitati come regalo di fare una donazione e grazie a questo possiamo programmare ed andare sempre avanti”. Per i volontari dell’associazione “Ama Filippo” fare rete non è l’incontro-evento una tantum per poi chiudersi a riccio ma una collaborazione costante con chi ci offre disponibilità per programmare insieme attività e progetti che possano realmente includere chi purtroppo viene escluso. L’incontro svolto ha avuto una tripla finalità: quella di far provare ai bambini-ragazzi autistici e alle loro famiglie la possibilità di poter partecipare ad un futuro laboratorio artigianale, quella di organizzare una vendita solidale dei manufatti realizzati e quella di permettere ai nostri corsisti che stanno partecipando ai training di formazione, di vivere un momento esperienziale direttamente a contatto con le future famiglie e caregiver che un giorno potrebbero aiutare.
“In questo modo vorremo inoltre scuotere le istituzioni ma attualmente l’associazione Ama Filippo viene letteralmente snobbata”, ha aggiunto la presidente Gullo. All’incontro dal titolo “Da cuore a cuore” hanno partecipato anche l’analista del comportamento e presidente dell’associazione ABAcadabra Emanuela Aajovalasit, l’artigiano Gaetano Arizzi e Casartigiani del Golfo di Gela, Leo Club del Golfo di Gela e Federcasalinghe (rappresentata dal presidente provinciale Graziana Cannadoro) per raggiungere un solo fine: da cuore a cuore attraverso l’arte. ‘L’artigianato sposa queste cause sociali, l’inclusione vera di ragazzi speciali che desiderano semplicemente essere parte attiva di un mondo che spesso se ne dimentica ma loro con grande cuore passione e voglia di fare fanno sentire la loro voce sempre”, ha concluso Guendalina Ruvio.