E quando? ADESSO!

 
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Nella ruota della fortuna del compianto Mike Bongiorno, azzeccare le parole nel tabellone magico apriva la possibilità di aggiudicarsi un qualche premio.

Io, per esempio, ero affascinata dalle pellicce. Quindi, già da bambina avevo le idee chiare. Animalisti, perdonatemi! Anche quì, abbiamo avuto una nostra personale ruota della fortuna e la parola da indovinare era “ADESSO”.

No, niente pellicce in regalo e neanche batterie di pentole!

Il consigliere Malluzzo cercava casa da tempo, considerato le porte in faccia quando ha bussato a quella del Pd ha ben pensato di recarsi da un “agente immobiliare” pluricompetente. Nella sala d’attesa dell’agenzia, ha trovato i consiglieri Giuseppe Ventura e Antonino Biundo. Il consigliere Ventura era serafico e si vocifera avesse in mano un pizzino con scritto “Adesso, tocca a me!”.  Si  narra anche stia progettando una nuova poltrona ergonomica per le Regionali…ADESSO!

E non ci vuole una capacità d’analisi superiore alla media per capirlo!

L’agente immobiliare, quindi, li accompagnava nella loro nuova casa il cui indirizzo è adesso, appunto, in “Adesso Gela”.

Ora , diciamolo. Era nell’aria come il cattivo odore di frittura dentro un McDonald’s.

Succede un pò come quando una relazione d’amore finisce e uno dei due non è in grado di andare a prendere tutti i vestiti a casa dell’altro. Rimanda, rimanda ma nel frattempo, però, non disdegna di cercare un’abitazione nuova, magari momentanea. Finchè nella vecchia casa restano solo lo spazzolino e le vecchie foto ingiallite!

Dal canto proprio, il Pd non ci sta e promette di ritirare le tessere, esattamente insomma come  “cambio la serratura della porta” oppure “questa casa non è un albergo!”. Insomma una storia d’amore sbagliata.

Bene, e quindi? No, dico, ADESSO che facciamo?

 E non lo chiedo solo a voi, traslocatori valorosi di nuove residenze. Lo so, dovete ancora ambientarvi nella vostra nuova casa e dovete ancora capire, magari dalla prima cena che organizzerete, quali cose nuove bisognerà comprare per abbellire il salone.

Lo chiedo a tutti ma prendo in prestito da voi questa parola, adesso. Che poi, non è vostra nell’accezione strictu sensu intesa poiché  prima di voi tralaltro è stata di Renzi quando ha pensato, nel 2013, di far nascere le associazioni “Adesso”, o della Gamberale quando ha scritto “Adesso”, ma questa è un’altra storia. Forse.

Una parola potentissima in questo tempo avvelenato che sembra quasi una botta di salvezza. Quasi quanto il numero di rossetto rosso che cercavi da Kiko mentre quaranta donne cercano di strozzarti.

Quindi, ADESSO  che faremo? Che ne è, esattamente, ADESSO delle prospettive  di questa città che sembra si siano fermate agli ombrellini che ci hanno fatto balzare giù dalla sedia e consumare giga per fotografarli da ogni prospettiva?

ADESSO, quindi, dove stiamo andando? Cioè, ho capito dove volete andare voi, ma non mi è chiaro dove pensate di condurci.

E che ne è ADESSO sì, proprio ADESSO, di quell’andatura eroica quando vi svegliavate -tutti(!) – e prima che dire al bar “un caffe grazie”, dicevate “Vertenza Gela…un caffè e dieci cornetti”.

O quando, indimenticabile miei prodi, dal palco il Presidentissimo gridava “io sono Saro, nessun posto di lavoro si perderà” o ancora, quando, sempre lui il Presidentissimo, uomo che non sbianca, faceva recapitare a casa un depliant che, diciamocelo, sembrava lo stesso che i testimoni di Geova ogni tanto lasciano nelle nostra cassetta delle lettere!

 Solo che, almeno loro una domanda ce la fanno, si preoccupano di chiederci qualcosa.  Lui, lapidario e rabdomante uomo della legalità, aveva espressamente chiesto che su quel volantino capeggiase una scritta che, a futura memoria, sembrava già l’epitaffio di una città: “Orgoglioso di essere gelese”.

A confronto, la convinzione che i figli li porti la cicogna o che il fertility day di quell’illuminata della Lorenzin sia stato pensato da qualche genio col cervello sotto un carica batterie cinese, sembra più verosimile!

No, dico, Miei valorosi difensori della città, ADESSO  che ne è di questo specchio spocchioso di realtà di cui tutti, nessuno escluso, siamo il prodotto?

Che ne è ADESSO, e quando se no, delle matite che dovremo usare, a tempo debito, quando ci chiederete di apporre una X, di “mettere una crocetta” su uno a caso, chissà, o su un altro ma certo “nuovo” come la parola Adesso.

È delle scorse ore la notizia della vittoria della gelese Monica Contrafatto alle paralimpiadi.

Ci ha riempiti di orgoglio e fatto sospirare, diciamolo. Ci ha fatto sentire disabili, amputati dentro!

Una farfalla che ci spiega  come si cammina sulle proprie gambe, come si sbeffeggia il destino.

Come si diventa insomma – ADESSO – una che “ce l’ha fatta”.

Che ci spiega insomma – ADESSO – cosa significa essere davvero insuperABILE!

Ps: le domande poste sopra, contraddistinte dalla parola “Adesso”,  non sono state pensate perché non sono andata al mare. Quindi, nei depliant che troveremo a casa a tempo debito, è gradita risposta. Si fa presente che non è necessaria risposta prolissa e pensata. E’ammessa, pertanto, anche la “ Crocetta”.

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