Gela. La mozione di sfiducia è una sorta di boa di passaggio quasi decisiva non solo per le sorti dell’amministrazione Greco ma anche per mettere insieme l’impalcatura del centrodestra locale. Sono soprattutto i partiti di quest’area a supportare la mozione, che a breve arriverà in aula consiliare. Cosa possa succedere non è ancora chiaro. Nel centrodestra, c’è chi spinge per chiudere prima possibile l’esperienza Greco (leghisti e forzisti si muovono in questa direzione) ma ci sono anche gruppi che non si lasciano trascinare dall’impeto del tutto e subito. I meloniani di Fratelli d’Italia, già la scorsa settimana, hanno ribadito che non ci saranno passi indietro sulle firme apposte alla mozione. La sfiducia, però, verrà valutata in aula. Una linea confermata dal parlamentare Ars Giuseppe Catania, che è in costante contatto con il gruppo cittadino. “L’abbiamo detto – spiega – la mozione di sfiducia verrà valutata in aula, al momento della discussione. Cosa dobbiamo valutare? Anzitutto, vogliamo capire come si muoveranno gli alleati della coalizione. Inoltre, non dimentichiamo che l’amministrazione comunale ha l’obbligo di attuare misure correttive richieste dalla Corte dei Conti. E’ un impegno probante che tocca non solo la politica ma anche le forze sociali della città. Verificheremo se i correttivi seguiranno una linea di coerenza. Sono tutti passaggi importanti che bisogna considerare. Fratelli d’Italia è un partito che è sempre stato all’opposizione della giunta Greco e di certo nessuno intende rinunciare alle firme apposte alla mozione. Però, gli approfondimenti vanno fatti perché non siamo e mai saremo opposizione a prescindere. Se i numeri attesi non dovessero arrivare, allora non ci sarà più nulla da valutare”.
Il parlamentare Ars, in sintonia con il gruppo cittadino coordinato da Salvatore Scuvera, non va a testa bassa ma anzi pone un approccio di certo non rigido. Nessuno muro contro muro con il sindaco e con la sua amministrazione, in una fase delicata per le sorti dell’ente comunale e della città. Catania non si tira fuori neanche dal cammino di avvicinamento alle prossime amministrative, con o senza sfiducia al sindaco. Diverse anime del centrodestra locale vorrebbero confrontarsi intorno allo stesso tavolo, così da strutturare una prospettiva unitaria che dovrà fare da intercalare costante nel dialogo tra alleati. Prima di tutto, serve un tavolo condiviso. “E’ giusto che sia così – aggiunge Catania – un tavolo di centrodestra per Gela va organizzato prima possibile. Penso che si possa entrare nel vivo dopo le amministrative che interessano anche alcuni Comuni della provincia. Parto sempre dal presupposto che il centrodestra dovrà presentarsi unito alle prossime amministrative”. Dai “posizionamenti” intorno alla sfiducia si comprenderanno, probabilmente, gli scenari dell’immediato futuro del centrodestra cittadino.