Gela. Il furto, in pieno centro storico, risale ad otto anni fa. E’ stato deciso il non doversi procedere nei confronti del ventinovenne Nicola D’Amico. Era accusato di aver agito insieme ad un altro giovane, all’epoca dei fatti ancora minorenne. Le immagini dei sistemi di videosorveglianza ripresero le fasi del furto di uno scooter. Venne forzato e portato via.
La difesa, sostenuta dal legale Rosario Prudenti, davanti al giudice Marica Marino ha sollevato la mancanza di querela. Si tratta di una condizione di procedibilità che di fatto ha chiuso subito il giudizio, sulla base della nuova riforma.
Un’altra delle cazzate all’italiana. Via libera ai furti, tanto c’è l’impunità per tutti. Evviva!