Operaio morì a Comunelli, tre a processo: aperto il dibattimento

 
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Il corpo e l'escavatore erano nella scarpata

Gela. L’operaio agrigentino Giovanni Cusumano morì a Comunelli mentre erano in corso lavori appaltati dalla Regione. I fatti risalgono a tre anni fa. Era alle dipendenze della “Geoservice srl”. Questa mattina, davanti al giudice Miriam D’Amore, è stato aperto il dibattimento. Le parti hanno avanzato le rispettive richieste istruttorie. L’ha fatto la procura, attraverso il pm Mario Calabrese. Sono a processo, Giovanni Messina (tra i riferimenti della società), Calogero Palumbo Piccionello che ricopriva la funzione di direttore tecnico e un altro operaio, Giuseppe Schembri (al quale viene contestata l’accusa di favoreggiamento). Lo scorso anno, venne disposto il rinvio a giudizio. Cusumano stava manovrando un bobcat, che però finì in un’area piuttosto ripida. Il mezzo lo schiacciò non dandogli possibilità di salvarsi. Sul posto, arrivarono i sanitari e i carabinieri, che accertarono il decesso. Secondo i pm della procura, ci sarebbero state omissioni e violazioni della normativa in materia di sicurezza. Ricostruzione esclusa invece dai legali degli imputati.

L’inchiesta venne avviata rispetto all’ipotesi di omicidio colposo. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Salvatore Pennica e Arnaldo Faro. I familiari della vittima sono costituiti parti civili con i legali Carla Sgarito e Giacomo Triolo.

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