Gela. E’ già stato condannato per una lunga sequenza di furti, soprattutto ad attività commerciali in città. In un ulteriore procedimento, era ritenuto responsabile anche di ricettazione. Per Piero Francesco Frazzitta, in quest’ultimo caso, è emersa l’assenza di una condizione di procedibilità, sulla base della nuova riforma. Senza querela formalizzata, la difesa, sostenuta dall’avvocato Davide Limoncello, ha richiesto il non doversi procedere, così come formalizzato anche dal pubblico ministero. Le conclusioni sono state avanzate davanti al giudice.
Frazzita rispondeva di ricettazione dopo che nella sua abitazione, nel corso di perquisizioni, furono ritrovati e sequestrati decine di biglietti gratta e vinci, risultati rubati in rivendite locali. Non gli è stato addebitato direttamente il furto. Furono gli agenti del commissariato ad arrivare al giovane, proprio sulla base delle “spaccate” e dei furti concretizzati nell’arco di pochi mesi. La modalità dei colpi si rivelò analoga in gran parte dei casi ricostruiti dagli investigatori.