Gela. Le condanne sono da confermare. I magistrati della procura generale hanno ribadito le loro richieste davanti ai giudici della Corte di appello di Caltanissetta.
La droga dalla Francia. A giudizio ci sono Emanuele Marino, Giuseppe Marino, Rosario Perna, e Gaspare Valenti. Sono tutti accusati di aver avuto un ruolo principale nel presunto giro di droga che dalla Francia, tramite la Liguria, sarebbe arrivato fino in città e nell’agrigentino. Il procuratore generale, inoltre, ha chiesto un aggravamento della condanna nei confronti di Salvatore Panarisi, sette anni e due mesi di reclusione a fronte dei due anni imposti in primo grado dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta. Il gup, inoltre, comminò 22 anni e 8 mesi di reclusione ad Emanuele Marino, 16 anni e 1 mese al fratello Giuseppe, 7 anni a Rosario Perna, nipote dei due Marino e 1 anno e 6 mesi a Gaspare Valenti. Gli imputati sarebbero riusciti a piazzare notevoli quantitativi di droga, soprattutto cocaina, che veniva acquistata per il tramite di un intermediario. Due dei legali di difesa, gli avvocati Flavio Sinatra e Fabrizio Ferrara, hanno invece contestato le accuse. Per i difensori, infatti, gli imputati non avrebbero fatto parte di nessuna organizzazione di trafficanti. Nelle intercettazioni, acquisite dagli inquirenti, non si farebbe riferimento a nessun contatto per l’acquisto di droga. Inoltre, il presunto uso di parole in codice è stato ulteriormente negato dai difensori. Gli imputati avrebbero avuto conversazioni telefoniche solo per ragioni lavorative. E’ stato sottolineato, infine, il ruolo del presunto tramite per l’acquisto di droga. La posizione del romeno Daniel Major è uscita definitivamente dal procedimento già in fase di riesame. Si tornerà in aula il mese prossimo per le discussione degli altri difensori, compreso l’avvocato Michele Profeta, e l’eventuale decisione.