Gela. Ad inizio ottobre, il caso Agroverde finirà davanti ai giudici del tribunale amministrativo di Palermo. Il progetto è fermo. Oltre venti ex proprietari dei terreni in contrada Tenuta Bruca, Sant’Antonio e Cappellania chiederanno la sospensione degli effetti di autorizzazioni e permessi rilasciati per l’avvio dei lavori del polo fotovoltaico, da anni al palo. Intanto, a Palazzo di Città, si valutano nuovi particolari, ad iniziare dalla fideiussione che dovrebbe coprire finanziariamente da eventuali nuovi rischi. I funzionari della Regione hanno prorogato l’autorizzazione ai lavori fino al prossimo marzo. Entro quella data, però, dovrebbero concretizzarsi sia il nuovo investitore, atteso da anni, sia l’effettivo avvio dei cantieri. “Ci stiamo attenendo a quanto prevede la legge – spiega il vice sindaco Simone Siciliano – i responsabili di Agroverde ci hanno informati che l’autorizzazione regionale è stata prorogata. I nostri uffici hanno in mano la questione degli espropri. Ovviamente, se il progetto non dovesse nuovamente decollare, allora potremmo intervenire anche sui termini del rinnovo della fideiussione”.