Gela. Un incontro è previsto, probabilmente entro i prossimi giorni. I progressisti, comunque, non hanno dubbi e la mozione di sfiducia al sindaco Lucio Greco sono già pronti a sostenerla in aula. I consiglieri Virginia Farruggia, Alessandria Ascia e Paola Giudice non avranno troppi tentennamenti. Sono per la fine anticipata dell’esperienza Greco nonostante la mozione che arriverà sia quasi esclusivamente di centrodestra, con le firme dei consiglieri dei partiti d’area. Lo scorso anno, il primo nucleo della sfiducia ebbe come fautori proprio i consiglieri progressisti. Pian piano, però, la convinzione politica è scemata. Il gruppo ha ritenuto che dovesse essere proprio il centrodestra a sostenere la mozione rispetto ad un sindaco che si è sempre pubblicamente identificato con questa bandiera. La grillina Farruggia, l’esponente di “Rinnova” Ascia e l’indipendente Giudice, hanno sollevato dubbi sull’iniziativa del centrodestra, etichettandola come “falsa sfiducia”. La firma del cuffariano Cascino, però, ha aperto un orizzonte che forse i progressisti non consideravano più praticabile.
Ora, il centrodestra (con la firma anche del dem Gaetano Orlando) porta la mozione in aula e punta a staccare la spina amministrativa. I consiglieri di “Unità progressista”, lo scorso fine settimana, hanno fatto il punto sugli sviluppi programmatici verso le prossime amministrative. La decima firma potrebbe anticipare le tappe e i tre consiglieri non faranno passi indietro, votando la mozione di sfiducia ad un sindaco, il cui operato è stato anche di recente sintetizzato come “fallimentare”.