Gela. All’inizio della prossima settimana si dovrebbe chiudere con il via libera definitivo al testo dello statuto dell’Unione dei Comuni, l’organismo che di fatto, seppur con una propria organizzazione autonoma, farà da tramite fra i Comuni di Gela, Butera e Niscemi, nel lungo percorso della nuova programmazione regionale 2021-2027. Sarà tutto decentrato sull’organismo che dovrà sovraintendere ogni procedura per i finanziamenti, ai quali ha avuto accesso Palazzo di Città, sulla scorta di quanto fatto per “Agenda Urbana”. Nell’Autorità urbana funzionale, già ratificata lo scorso anno, ci sono inoltre proprio Butera e Niscemi. Il monte dei finanziamenti è certamente più ampio della prima esperienza di “Agenda urbana”. Si potrà arrivare oltre la soglia dei settanta milioni di euro. Il lavoro sullo statuto, affidato al gruppo di esperti esterni, è stato più lungo del previsto e si è posta l’esigenza di modifiche e integrazioni. Dovranno essere i consigli comunali, comunque, a pronunciare l’ultima parola. La programmazione regionale prevede tappe precise, tracciate dagli uffici palermitani. Con la costituzione ufficiale dell’Unione, bisognerà da subito concentrarsi sulla strategia per la progettazione. Si cercherà probabilmente di arrivare ad una riserva di progetti, da mettere in campo per i finanziamenti. Affidarsi alla struttura che attualmente opera su programmi come “Agenda Urbana” e sul Pnrr è praticamente inevitabile (ci sono stati cinque nuovi innesti). Gli organigrammi interni non riescono a dare risposte alle necessità determinate da queste linee di finanziamento. Sulla carta, lo statuto doveva essere pronto e approvato entro fine marzo ma pare che a Palermo non siano così rigidi, almeno in questa fase. I risultati conseguiti dal gruppo di “Agenda Urbana”, che ha messo insieme decreti di finanziamento e procedure di gara per milioni di euro, ha dato la spinta decisiva affinché l’ente rientrasse nelle Aree urbane funzionali, insieme ai due Comuni vicini.
I sindaci Lucio Greco, Massimiliano Conti e Giovanni Zuccalà, a gennaio, avevano messo le firme sul protocollo iniziale. Entro settembre dovrà essere mosso il passo dell’accordo di programma con la Regione. L’intero coordinamento è stato affidato al dirigente Antonino Collura, che aveva già collaborato con l’ex assessore Terenziano Di Stefano, che volle fortemente puntare su “Agenda Urbana” e su linee di finanziamento come “Qualità dell’abitare”. Ora, è l’assessore Francesca Caruso ad occuparsi del settore e a seguire a sua volta linee di finanziamento che con la crisi di bilancio in atto sono imprescindibili per le sorti dei progetti. Con l’Unione dei Comuni si avrà una prima conformazione in una procedura molto lunga e complessa, che dovrà necessariamente contare su professionisti esterni. Il governo Schifani ha da poco autorizzato la costituzione di un Comitato di sorveglianza del programma regionale, per un controllo ancora più stretto.