Gela. E’ arrivata in aula la terribile vicenda della piccola Naomi Celona. La bambina travolta da un vecchio televisore. La bambina, nel gennaio di quattro anni fa, venne travolta da un vecchio apparecchio televisivo mentre si trovava all’interno dell’abitazione di famiglia, nella zona di Settefarine. I medici dell’Ospedale dei bambini di Palermo riuscirono a salvarle la vita ma le conseguenze neurologiche successive si sono dimostrate quasi devastanti. A rispondere di lesioni gravissime, davanti al giudice Ersilia Guzzetta, è la zia della piccola. A lei, per qualche ora, l’avevano affidata i genitori. In base alla ricostruzione d’accusa, però, non avrebbe adottato tutte le necessarie precauzioni per impedire alla bambina, allora di appena quattro anni, di avvicinarsi al pesante apparecchio. La donna, difesa dall’avvocato Salvo Macrì, ha sempre respinto le accuse. In base alla sua versione, infatti, avrebbe controllato la bambina che, però, in pochi istanti sarebbe stata travolta. In fase di indagini ha anche chiesto di essere ulteriormente sentita dagli investigatori proprio per chiarire l’intera vicenda. Si tornerà in aula il prossimo 16 dicembre. Il giudice Guzzetta, infatti, ha accertato una mancata notifica proprio alla parte offesa.