Gela. Le indagini che lo riguardano, insieme ad altri sette coinvolti, sono state chiuse a febbraio. Secondo i pm della procura, ci furono operazioni irregolari per compensazioni tributarie considerate illecite. I giudici del riesame di Caltanissetta, per la posizione dell’imprenditore Giovanni Salsetta, hanno però disposto l’annullamento di un capo d’accusa. E’ stata sostanzialmente confermata la decisione della Corte di Cassazione, che negli scorsi mesi aveva deciso l’annullamento con rinvio proprio ai magistrati nisseni. Per la difesa dell’imprenditore, sostenuta dal legale Giovanni Lomonaco, l’operazione di accollo da circa settecentomila euro condotta dalle società Edil Ponti e Medi group venne effettuata sulla base di crediti effettivi e tutti riconducibili alla stessa Edil Ponti, della quale Salsetta fu tra i fondatori.
E’ stata esclusa qualsiasi manovra fittizia, finalizzata ad aggirare gli obblighi fiscali. Il riesame ha accolto questa linea, dando seguito alle indicazioni fornite dal legale di Salsetta. L’imprenditore, lo scorso anno, ottenne la revoca degli arresti domiciliari che gli erano stati inizialmente imposti. Con la chiusura delle indagini, si attendono le successive determinazioni dei pm, certi invece che quello ricostruito fu un sistema irregolare, tanto da aver determinato un’evasione complessiva da circa quattro milioni di euro.