Gela. Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell’Endometriosi, istituita nel 2014 per porre l’attenzione su una malattia invalidante per le donne che ne soffrono. La patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficolta a concepire. L’endometriosi, negli stadi clinici più avanzati, è inserita nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), nell’elenco delle malattie croniche e invalidanti.
L’impatto della malattia è alto ed è connesso alla riduzione della qualità della vita e ai costi diretti e indiretti. Una limitata consapevolezza della patologia è causa del grave ritardo diagnostico, valutato intorno ai sette anni, ma una pronta diagnosi e un trattamento tempestivo possono migliorare la qualità di vita e prevenire l’infertilità. Sin dalla più giovane età è quindi molto importante sapere che i dolori mestruali e durante i rapporti non sono normali e che non devono essere taciuti.
“Dovrebbe essere avviato un corso di educazione sessuale all’interno delle scuole per sensibilizzare le ragazze già dal primo periodo in cui si può verificare il menarca-dichiara il ginecologo Michele Curto – se diagnosticata in tempo si può prevenire anche l’infertilità che negli ultimi anni sta crescendo notevolmente.”
I medici di medicina generale e i ginecologi operanti sul territorio sono le figure strategiche per una pronta diagnosi e un trattamento in grado di migliorare la qualità di vita .