“Non esistono famiglie di serie B”, nelle manifestazioni arcobaleno anche Conny e Grazia

 
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Conny Vaccaro e Grazia Zervasi

Gela. Dopo i diecimila in piazza due settimane fa a Milano, in piazza della Scala, dove le Famiglie Arcobaleno sono scese in strada per la manifestazione contro lo stop alla trascrizione degli atti di nascita dei figli di coppie omogenitoriali, con lo slogan comune: “Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie”, nel fine settimane si è replicato anche in Sicilia, a Catania e a Palermo, con due manifestazioni altrettanto partecipate. A Catania c’erano anche Conny Vaccaro e Grazia Zervasi, la prima famiglia “arcobaleno” gelese, che la città ha imparato a conoscere ed amare proprio per le loro lotte per il riconoscimento dei diritti. Conny e Grazia stanno insieme da 18 anni, nel novembre del 2016 si sono unite civilmente e subito dopo la loro famiglia si è arricchita di due splendidi bimbi, Tommaso 6 anni e il piccolo Ennio che di anni ne ha quasi 4. C’erano tutti e quattrocome sempre, e con loro anche nonni e zii, insieme per chiedere tutele e riconoscimento che dovrebbero essere scontati.

Conny e Grazia sono riuscite ad ottenere la trascrizione dei loro figli all’anagrafe, grazie al sindaco di Siracusa Francesco Italia, dopo essersi scontrate più volte con la burocrazia del municipio gelese. La richiesta rimane sempre la stessa, i figli delle coppie omogenitoriali non possono essere considerati bambini di serie B.

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