Gela. “La giunta deve garantire la piena apertura e il massimo coinvolgimento non solo del consiglio comunale ma dell’intera città. Il procedimento penale che sta per aprirsi contro ventidue, tra dirigenti e tecnici del gruppo Eni, è un passaggio fondamentale per le sorti della città”.
L’audizione dell’avvocato Nastasi. Questo emerge dalle parole del presidente della commissione comunale ambiente e sanità Virginia Farruggia, all’indomani dell’audizione che ha consentito alla stessa grillina e agli altri componenti, ovvero Salvatore Farruggia, Maria Pingo, Giuseppe Ventura e Crocifisso Napolitano, di confrontarsi con l’avvocato Dionisio Nastasi, scelto dalla giunta del sindaco Domenico Messinese per rappresentare l’ente comunale nel procedimento penale. La giunta, infatti, ha dato mandato al legale di costituirsi parte civile. Un procedimento penale che deriva da una lunghissima attività di indagine svolta dai magistrati della procura. L’accusa principale ipotizzata è quella di disastro ambientale innominato. L’avvocato Nastasi, davanti ai componenti della commissione, ha confermato che il materiale probatorio a disposizione è veramente di rilevante dimensione. Un fascicolo da ottantacinquemila pagine, accompagnato da cinquanta cd e altrettanti dvd. Il professionista incaricato ha ripercorso l’intera vicenda ma anche quelle che hanno portato alla chiusura della maxi indagine, comunicata dall’ex procuratore capo Lucia Lotti praticamente qualche settimana prima del suo trasferimento alla procura di Roma. “Noi pensiamo – aggiunge Virginia Farruggia – che il tema non possa essere valutato alla stregua di un semplice procedimento penale come tanti. Anzitutto, la giunta dovrà informare passo dopo passo il consiglio comunale. Come commissione siamo pronti a collaborare da subito”.
Il presidente del consiglio vuole un confronto in aula. Proprio su questo fronte, piuttosto netta è stata anche il presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia. Nel corso della conferenza dei capigruppo conclusasi qualche ora fa a Palazzo di Città, ha chiesto che la giunta si confronti in aula con tutti i consiglieri, soprattutto sul piano delle eventuali richieste da inoltrare in fase di giudizio penale. Un’indicazione, la sua, che ha trovato l’appoggio degli altri consiglieri presenti alla riunione.