Gela. Per la procura, non ci sono dubbi sulle loro responsabilità nei fatti che furono alla base dell’indagine “Ultima fermata”. Oggi, la richiesta di condanna è stata formalizzata per Piero Francesco Frazzitta e Francesco Ascia. L’inchiesta si concentrò su un giro di droga che venne ricostruito nella zona della stazione ferroviaria. Ci fu però anche la rapina all’omonimo bar. Per Frazzitta, la richiesta della procura è di otto anni di detenzione. Per Ascia, invece, le conclusioni indicano sette anni di reclusione. Entrambi avrebbero avuto un ruolo di spicco e i carabinieri concentrarono la loro attenzione sulle mosse di un gruppo, composto principalmente da giovani. A maggio, toccherà invece alle difese esporre le rispettive conclusioni.
Gli avvocati Carmelo Tuccio e Davide Limoncello, che assistono gli imputati, cercheranno di ricostruire i fatti, che per la procura sono chiari rispetto alle posizioni dei due giovani. Lo scorso gennaio, a Frazzitta, che ha già diversi precedenti penali alle spalle, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Ascia, invece, è stato ristretto in una comunità. Altri coinvolti saranno giudicati in un ulteriore filone processuale.