Gela. Circa due ore di confronto tra i capigruppo consiliari e il sindaco Lucio Greco: sul tavolo soprattutto le misure correttive. Ieri, il sindaco e una delegazione dell’amministrazione sono stati impegnati in una riunione con i consulenti che in questa fase stanno seguendo le vicende finanziarie del municipio. La capigruppo è servita a fare un primo punto della situazione. L’avvocato Greco ha nuovamente chiesto che si metta mano ad un senso di responsabilità, richiamando tutte le forze politiche. Si è detto “pacatamente ottimista” sul buon esito dei correttivi, che saranno definiti anche con la piena partecipazione dei consulenti esterni. Per martedì prossimo, la seduta di consiglio comunale già convocata sarà integrata proprio con un dibattito sulla questione finanziaria e sui correttivi. La capigruppo ha chiesto la presenza degli organismi tecnici, dei revisori e dei consulenti. Greco si è detto disponibile a costituire un tavolo tecnico finalizzato proprio alle misure correttive, con la partecipazione della commissione bilancio e degli stessi capigruppo. Bisognerà chiudere prima possibile la fase di riaccertamento e poi concentrarsi quasi esclusivamente sugli strumenti finanziari e sulle misure richieste dalla Corte dei Conti.
Inevitabile, che si toccasse anche il capitolo del Piano economico finanziario per il nuovo servizio rifiuti. Le posizioni rimangono sempre molto distanti. Ci sono stati animi accesi nel botta e risposta tra il consigliere del Movimento 5 Stelle Virginia Farruggia, da una parte, il sindaco Lucio Greco e il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito, dall’altra. “Unità progressista”, che fa riferimento anche ai consiglieri Alessandra Ascia di “Rinnova” e all’indipendente Paola Giudice, ha già ribadito che non ci sono le condizioni per votare un Pef da sedici milioni di euro senza che sussista ancora un vero e proprio contratto con Impianti Srr. Dalle misure correttive e fino alla situazione attuale di Ghelas, i consiglieri progressisti chiedono dati certi che al momento non ci sono. “Non siamo disposti – dice Farruggia – ad assumerci responsabilità che possano poi incidere sui cittadini solo per assecondare una volontà politica dell’amministrazione comunale, che non condividiamo e non ci riguarda”. Sarà l’aula consiliare a determinare l’esito ma non sarà semplice per l’amministrazione comunale avere i numeri necessari.