Gela. E’ tra i gelesi che secondo i pm della Dda di Palermo avrebbero avuto un ruolo nell’asse della droga, fra la zona dell’agrigentino e la città. Per il trentunenne Giuseppe Pasqualino, i giudici del riesame palermitano hanno disposto gli arresti domiciliari, monitorato con il braccialetto elettronico. Lascia il carcere. I legali di difesa, gli avvocati Flavio Sinatra e Danilo Tipo, si sono rivolti proprio ai magistrati del riesame.
Pasqualino, davanti al gip nel corso dell’interrogatorio successivo all’arresto, si è difeso. Ha negato di far parte della presunta organizzazione ricostruita invece dagli inquirenti, che hanno avuto come punto focale l’area di Licata e gli intrecci che si sarebbero venuti a determinare per la droga e non solo.