Gela. Condannato in primo grado, è pronto a contestare quel verdetto davanti ai giudici della Corte di appello di Caltanissetta. L’ammanco denunciato dal titolare. L’ex dipendente di una concessionaria locale è accusato di aver intascato una parte delle somme versate da un cliente per l’acquisto di una moto. Ammanco che venne successivamente denunciato dal titolare della rivendita. Le accuse si concentrarono proprio nei confronti dell’allora dipendente. Lo scorso maggio, il giudice del tribunale gli impose una condanna a quattro mesi di reclusione, con pena sospesa. Il pubblico ministero, invece, aveva chiesto di condannarlo ad un anno di detenzione. Il titolare della concessionaria, invece, si è costituito parte civile con gli avvocati Cristina Alfieri e Raffaella Nastasi. La difesa dell’imputato, sostenuta dal legale Riccardo Balsamo, ha invece escluso qualsiasi ammanco da addebitare all’ex dipendente dell’attività commerciale. Proprio per questa ragione, davanti al verdetto di condanna, il difensore ha scelto di rivolgersi ai giudici di secondo grado. In primo grado, invece, è stato riconosciuto anche il diritto al risarcimento dei danni in favore del titolare dell’attività.