Gela. Oggi, per l’ennesima volta, un’imbarcazione ha subito danni accedendo al porto rifugio. Una situazione che si trascina da anni nonostante un finanziamento “congelato” per il dragaggio. Uno stato di fatto non più tollerabile e il presidente della commissione urbanistica Vincenzo Casciana ha deciso di chiedere un’audizione con il presidente Pasqualino Monti, dell’Autorita’ portuale della Sicilia Occidentale che attende di entrare nella piena gestione del sito. Casciana si è spesso occupato del tema. “Non sono più tollerabili ulteriori ritardi sul porto insabbiato. Questa situazione non è più sostenibile. Il porto insabbiato è un’offesa e deve essere immediatamente dragato e non si può abbassare la guardia nemmeno per un giorno.
Il fondale – dice il capogruppo FdI – ormai ridotto a meno di un metro per il continuo accumulo di sabbia, costringe da tempo anche le piccole imbarcazioni a limitare al minimo le uscite in mare aperto per il timore di rimanere incagliate nel fondale, in entrata e in uscita dalla darsena. Un fermo lavorativo forzato che penalizza, e non poco, il comparto pesca. Si riapre la solita pagina del rischio incagli per le barche a vela dopo una giornata di regate o veleggiate”.
L’intenzione di Casciana è anche di poter ottenere la fissazione di un monotematico, tutto incentrato sulla portualità e le infradtrutture. “Non si può perdere altro tempo per questo territorio così gravemente colpito dalla crisi economica e occupazionale. Si devono avere risposte veloci”, conclude.