L’ex discarica Cipolla interdetta ma accessibile a tutti e il piano di risanamento latita: “Fu presentato un esposto”

 
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L'area dell'ex discarica Cipolla

Gela. A diversi mesi di distanza dal provvedimento firmato dal sindaco Domenico Messinese che ne imponeva l’interdizione e la messa in sicurezza, anche per il tramite di transenne e recinzioni, l’area dell’ex discarica Cipolla rimane accessibile a tutti.

L’ex discarica Cipolla e gli interventi del piano di risanamento. Non esistono eventuali “ostacoli” all’ingresso né sono state inserite tabelle informative legate al rischio. Si tratta di un sito, utilizzato in passato per stoccare rifiuti speciali e scarti della produzione industriale. La richiesta di mettere in sicurezza la zona, che ricade nell’area industriale nord II dell’ex Asi, scaturiva soprattutto da quanto deciso in sede ministeriale. “La giunta – spiega l’assessore Simone Siciliano – ha certamente dato mandato agli uffici tecnici che devono intervenire in questi casi. E’ strano che a mesi di distanza non sia stata inserita neanche una recinzione. In ogni caso, siamo riusciti a far inserire l’ex discarica Cipolla ne perimetro dei siti da bonificare, oltre ovviamente a quelli rientranti nel Sin”. Tra i rischi più grossi, c’è soprattutto quello del pascolo di greggi che trovano gioco facile in aree rurali, prive di qualsiasi limite all’accesso. “Purtroppo, non è l’unico caso – dice Emilio Giudice tra i responsabili della Riserva orientata Biviere – da tempo, monitoriamo l’ex discarica Cipolla che è veramente un pericolo da valutare con molta attenzione. In realtà, già due anni fa, abbiamo presentato un esposto in procura con il quale denunciavamo la mancata attuazione degli interventi previsti nel piano di risanamento. Non solo quello, però. Esistono rapporti, studi e analisi di campionamenti sulle acque del mare effettuati dai tecnici Ispra che non ci è mai stato possibile valutare. Quando veniamo convocati in sede ministeriale, si dà per scontato che tutte le parti conoscano l’esito di questi studi, in realtà non è così”.   

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