Gela. Una città sempre più legata all’emergenza e senza servizi. Uno spaccato che il segretario provinciale della Filcams Cgil imputa anche alla politica. “Da giorni abbiamo il “piacere” di leggere dichiarazioni contrastanti tra amministratori in carica ed ex, reciproche accuse assolutamente sterili ed inutili che sanno più di becera e urtante campagna elettorale in anticipo. Nel frattempo – dice – la città langue, la sporcizia per le strade aumenta, la manutenzione è pressoché inesistente, con buche che ormai sono voragini, spesso lasciate dalle imprese che hanno scavato, operato e mal rattopato e mai ripristinato, in barba all’incolumità dei cittadini. Chi controlla? La sanità sempre più depotenziata e al collasso. Le visite Inps sono state sospese”. Il giudizio è assolutamente negativo. “Il servizio di refezione scolastica non parte per le note vicende che legano il bilancio comunale alla valutazione della Corte dei Conti, ricordo a me stesso che negli anni il servizio non è mai stato voluto bene dalla politica, si è sempre operato mettendo una pezza, senza mai programmare, sempre tanto fumo senza arrosto. Il turismo assolutamente assente, un esempio su tutti il nuovo lungomare, sporco e deturpato dall’incuria, veramente un pugno allo stomaco. In tutto questo – dice ancora – continuiamo a leggere sui quotidiani che ognuno ha o aveva la formula magica per le molteplici problematiche, ma di fatti al netto delle sciabolate a colpi di dichiarazioni, c’è il nulla cosmico”.
Alla politica chiede maggiore rispetto. “Serve più rispetto verso la città, che chiede solo un po’ di normalità, l’ordinario viene fatto passare per straordinario e intanto la città brucia e torna ad essere violenta riecheggiando i fantasmi del passato. La città merita rispetto”, conclude.