Tuccio conferma al sindaco l’addio, ora caccia a nuovi proprietari

 
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Gela. Si è concluso nel primo pomeriggio l’incontro tra il sindaco e il presidente Tuccio. La società ha ribadito la volontà di cedere e di trovare una soluzione affinché il Gela Calcio continui a calcare i campi della serie D. Tuccio ha dato la massima disponibilità al Sindaco per non fare scomparire il club. Serve però un acquirente. I calciatori dal canto loro iniziano a guardarsi attorno. Biondo e Bonaffini sono ad un passo dall’Acireale, Nassi è desiderato dal Terranova e dal Real Avola, Alma dalla Leonzio. C’è solo un modo per frenare questa emorragia. Trovare subito una continuità.

Il sindaco è sicuro che la città si renderà immediatamente disponibile per trovare soluzioni concrete. Questo è, ovviamente, quello che tutti si auspicano.  Manca ormai poco più di una settimana all’inizio del campionato ed è assolutamente doveroso  adottare, nel minor tempo possibile, tutte le contromisure necessarie affinché  questa squadra permanga in una realtà calcistica importante come quella del campionato di serie D. Lo si deve  ai tifosi che non hanno mai smesso di sostenere la squadra dandogli la spinta per risalire la china dopo lo sprofondo in terza categoria. Lo si deve a questi giocatori che hanno dato piena disponibilità e fiducia alla società sposando in toto il progetto e che adesso rischiano di trovarsi a mani vuote. Lo si deve all’allenatore Totò Brucculeri che è riuscito nelle ultime due stagioni a portare il Gela nel calcio che conta mosso da un profondo amore per la società ma soprattutto per la città stessa.  “E’ una brutta batosta, siamo tutti con le ossa rotte– racconta palesemente provato Brucculeri-  sono però convinto che con l’intelligenza e il buon senso tutto può risolversi. Questa è una mortificazione per l’intera città.  Sono rimasto trincerato dietro un silenzio perché ci sono sentimenti importanti che hanno un loro peso specifico. Mi sento sentimentalmente legato a questa città per questo spero si possa risolvere tutto per il meglio. Lo sport è vita e bisogna tutelarlo”. Si sofferma anche sull’ennesima dimostrazione di affetto da parte dei tifosi che nel pomeriggio di ieri hanno assistito allo sgomento e allo sconforto dei giocatori. Ulteriore riprova dell’attaccamento a questi colori sociali. “Chi pratica questa disciplina- continua il tecnico- sa che poi subentra l’affetto, è questa la cosa più bella”. Poi conclude commosso.  “Dico solo che mi dispiace. Oggi sono sulla carta l’allenatore del Gela e penso che se questa realtà calcistica dovesse sparire rimarrà per sempre un pezzo della mia vita”.  

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