Gela. Lascia il carcere e sarà sottoposto ai domiciliari. I giudici del tribunale del riesame di Palermo hanno rivisto la misura per il gelese Paolo Cavallo, di recente coinvolto nell’inchiesta antidroga “Hybris”. Il perno dell’indagine è nell’area licatese ma i canali della droga sarebbero arrivati fino in città. Sono sei i gelesi raggiunti da misure. E’ stato in parte accolto il riesame avanzato dal difensore di Cavallo, l’avvocato Dario Romano. Già nel corso dell’interrogatorio di garanzia, successivo all’arresto, l’indagato aveva spiegato di essere estraneo al contesto dello spaccio di droga.
Per i pm della Dda palermitana, che hanno coordinato le investigazioni, anche lui avrebbe avuto contatti ben avviati. Una ricostruzione che il difensore ha messo in discussione, rivolgendosi ai magistrati del riesame. Con una lunga analisi della posizione del suo assistito, il difensore ha ribadito l’assenza dei presupposti per la detenzione in carcere. L’inchiesta è in corso e gli inquirenti stanno proseguendo tutti gli accertamenti.