Gela. La priorità assoluta, in municipio, va alla situazione di bilancio dell’ente comunale. La Corte dei Conti non si è ancora espressa ed inevitabilmente sarà una pronuncia capace di incidere sui prossimi accadimenti interni a Palazzo di Città. Il sindaco Lucio Greco e gli assessori stanno seguendo l’evolversi della situazione. Dare scadenze a breve termine è praticamente impossibile e il municipio deve ancora sobbarcarsi una carenza evidente nella macchina della burocrazia, con allo stato solo cinque dirigenti (in questo periodo non tutti effettivi). Il sindaco si trova inoltre con una giunta nella quale è rimasto un posto vuoto, quello che era dell’architetto Paolo Marchisciana, tecnico nominato all’urbanistica ma che nelle scorse settimane ha dovuto lasciare, dimettendosi. Sembrava che tutto potesse volgere verso i comitati di quartiere, con l’apertura fatta a sorpresa proprio da Greco. La scorsa settimana, però, le acque sono state più che agitate. Il sindaco e il gruppo che lo sostiene hanno chiesto una nomina dei comitati, perlomeno unanime o comunque una rosa di nomi. I rappresentanti hanno puntato su Salvatore Terlati ma il tira e molla con l’amministrazione ha fatto esplodere la polemica. La via verso una partecipazione diretta dei comitati non sembra del tutto ostruita. In serata, pare ci sia stata una nuova verifica interna, questa volta condotta dai presidenti dei comitati. Il sindaco è stato informato della riunione e attende di capire quale sarà l’esito.
“La questione dell’assessorato è politica ma anche amministrativa e va affrontata in tempi ragionevoli, senza trascurarla. C’è la novità di questa nuova riunione dei comitati di quartiere. Mi informeranno sull’esito”, dice il primo cittadino. L’avvocato Greco non sembra aver del tutto messo in archivio la proposta fatta ai comitati. “Sono una persona dialogante e voglio essere coerente fino in fondo – aggiunge – voglio valutare. Vediamo un pò. Cercherò di capire quale decisione sia stata presa”.