Gela. Nunzio Di Pietro è a casa, insieme ai suoi familiari. Le sue condizioni sono serie ma sembra ormai fuori pericolo. Sul volto i segni dell’aggressione selvaggia di sabato sera. Due o più balordi lo hanno preso alle spalle mentre rientrava a casa, dopo aver chiuso il supermercato e lo hanno colpito con violenza con delle spranghe. Una serie interminabile di colpi alla testa e al volto, solo per portargli via l’incasso del fine settimana. Non sapeva che lì a pochi metri lo aspettavano i suoi aggressori. Un agguato organizzato, considerato che i criminali conoscevano esattamente il brevissimo tragitto che l’imprenditore avrebbe percorso. Dopo aver lasciato l’imprenditore esanime a terra, i balordi hanno portato via il borsello con l’incasso dei supermercati, le carte di credito e i libretti degli assegni, oltre che le chiavi e gli allarmi di tutte le attività commerciali dei Di Pietro. Uno choc indimenticabile per i figli di Nunzio che oggi per fortuna è tornato a casa. Un colpo che ha fruttato ai criminali diverse migliaia di euro ma che ha rischiato di trasformarsi in tragedia per la famiglia Di Pietro, da quarant’anni attiva nel mondo del commercio gelese. Nunzio è stato uno dei primi commercianti a denunciare i suoi estortori, facendoli finire in manette. In questi anni ha subito diversi danneggiamenti, furti ed intimidazioni, senza mai abbassare la testa. La sua unica preoccupazione anzi è sempre stata quella di garantire i quasi 70 dipendenti che lavorano all’interno delle attività di famiglia.
I figli di Nunzio, Carmelo e Gabriele, però, ci tengono a sottolineare la voglia di andare avanti nonostante tutto e lanciano un appello alla città. “Uniti possiamo sconfiggere questi balordi”, spiegano. La selvaggia aggressione di ieri è stata ripresa interamente dalle telecamere di videosorveglianza della zona. Le immagini adesso sono al vaglio degli inquirenti che proveranno a risalire agli autori della rapina.