Gela. Una situazione “paradossale”. Il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito usa questa definizione per analizzare quanto accaduto nell’ultima settimana, con il tira e molla sull’apertura della giunta ai comitati di quartiere. Il sindaco Lucio Greco, che aveva proposto questa soluzione, ha però chiesto almeno una rosa di nomi o comunque un rappresentante che possa avere il supporto di tutti i comitati. Così non è stato perché Salvatore Terlati, scelto dai quartieri, ha avuto il sostegno di nove comitati (tre non hanno voluto aderire alla richiesta del sindaco). Lo stesso Terlati, visto che ieri i pro-Greco si sono schierati con il sindaco, ha di fatto abbandonato l’opzione di stare in giunta e anzi ha invitato il consiglio comunale “a mandare a casa” il primo cittadino. “La maggioranza non può essere chiamata in causa solo per togliere le castagne dal fuoco al sindaco”, precisa Sammito. “E’ stato il sindaco a fare la proposta ai comitati di quartiere ed è giusto che sia lui a riunirli per spiegare come stanno le cose”, aggiunge il presidente. Ormai da diversi giorni, tra Sammito e l’avvocato Greco è calato un certo “gelo”.
Anche i rapporti istituzionali, in una fase molto difficile per le sorti del Comune, sono decisamente freddi e Sammito non ha condiviso alcune delle ultime mosse del sindaco. Non c’era alla riunione di ieri, voluta da Greco. Senza un chiarimento complessivo, l’avvocato potrebbe trovarsi con un’ulteriore questione politica da risolvere, addirittura nell’area più vicina alle sue posizioni. Il presidente del civico consesso ha sempre confermato fiducia nel progetto del primo cittadino, anche se qualche passaggio a vuoto c’è stato nel corso del tempo.