Gela. “Le aziende che rimangono in lizza hanno già indicato le aree nelle quali vorrebbero insediarsi. Adesso, devono presentare i progetti operativi”. Un nuovo tavolo. Il vice sindaco Simone Siciliano sta continuando a seguire la vicenda dell’insediamento nelle aree dismesse Eni da parte di gruppi aziendali che, negli scorsi mesi, hanno risposto all’avviso pubblico reso noto dai vertici di Confindustria Centro Sicilia, al centro peraltro di un tavolo istituzionale in prefettura. “Nelle prime settimane di settembre – continua Siciliano – potremmo convocare un nuovo vertice in Comune con tutte le parti in causa, comprese Eni e Confindustria. Ovviamente, le proposte presentate rimangono tutte in campo perché valide. Alcuni imprenditori hanno già chiesto di effettuare i primi sopralluoghi insieme ai tecnici di Eni. Verranno chieste tutte le necessarie garanzie e, ovviamente, le aziende dovranno avere il via libera per il rilascio delle certificazioni, comprese quelle antimafia. Solo la massima trasparenza può garantire il successo di questa iniziativa”.