Gela. “La mozione di sfiducia per fare cosa? Per restituire la città al Partito Democratico o al centro sinistra che, in vent’anni, l’hanno distrutta?”. “Aspettiamo la relazione del sindaco…”. Il capogruppo di Reset 4.0 Luigi Di Dio apre la porta all’opzione dell’attesa, almeno di quella politica. “Dirsi preventivamente a favore della mozione di sfiducia da presentare nei confronti della giunta – continua – mi pare una posizione piuttosto strumentale. Noi, anzitutto, vogliamo verificare il contenuto della relazione annuale sull’attuazione del programma che verrà portata in aula dal sindaco Domenico Messinese. Solo dopo si potranno tirare le prime somme e si capirà quale progetto vorrà portare avanti il sindaco. Certo, se la situazione, rispetto a quella attuale, non dovesse cambiare a breve, allora anche Reset 4.0 dovrà trarne le dovute conseguenze”. Allo stato attuale, quindi, sia Di Dio che l’altro consigliere di Reset Francesca Caruso non si iscrivono al lungo elenco degli aspiranti alla mozione di sfiducia che va dai grillini del Movimento cinque stelle per arrivare al Partito Democratico.
