Gela. Il Pef per il servizio rifiuti sarà probabilmente il primo vero atto finanziario che l’assise civica troverà sul proprio percorso. La crisi in atto ha per ora azzerato tutto il resto. In settimana, si sono tenuti incontri tra capigruppo e amministrazione comunale. Il piano economico finanziario, che questa volta è stato strutturato sul servizio in house ancora non avviato, ha un’entità economica decisamente superiore, fino a quindici milioni di euro. L’amministrazione ha chiesto un’efficienza maggiore e più servizi, per superare definitivamente l’esperienza Tekra, che si trascina da anni sempre in proroga. Soprattutto dall’opposizione arrivano i principali dubbi, alimentati dalla recente audizione dei vertici di Impianti Srr, la società che ha ottenuto l’affidamento. “Convincere i consiglieri di opposizione penso sia molto importante – dice l’indipendente Luigi Di Dio – per approvare il Pef servono i numeri e potremo averli solo con l’opposizione. Non so dire se questo potrà accadere, bisognerebbe chiederlo al sindaco e all’assessore all’ambiente. Diversi consiglieri ritengono che il Pef e le tariffe Tari non si possano affrontare in aula senza che prima si proceda con la stipula del contratto. Il dirigente, invece, richiamando alcune sentenze, è certo che il contratto non si possa sottoscrivere senza prima l’approvazione del Pef e delle tariffe Tari. E’ normale che per un servizio migliore ci sarà l’aumento delle tariffe. Altrimenti, dovremmo assumerci la responsabilità di lasciare la città in queste condizioni e con un servizio che non è più in linea con le effettive esigenze. Sul Pef, il consiglio è chiamato ad una presa d’atto. Ormai, sono Arera ed Srr a definirlo”. Secondo Di Dio, non è solo una questione politica ma anche “di gestione”. Il consigliere indipendente, che è nel gruppo pro-Greco, sta intanto lavorando ad una proposta che formalizzerà attraverso una mozione.
“La Srr4 deve garantire royalties al nostro Comune – precisa – nella mozione lo farò presente. Tutto il ciclo dei rifiuti, a partire dall’impiantistica, ricade sul territorio comunale. Parliamo di un sistema che in questi ultimi anni ha dovuto assorbire pure i rifiuti di mezza Sicilia. Gela non può essere valutata al pari degli altri Comuni della Srr, soprattutto per quanto riguarda il riparto degli utili della Srr. Mi fa piacere che le società del ciclo rifiuti siano virtuose e inizino a generare utili. Però, come fanno Eni ed altre grandi aziende che operano sul territorio, la Srr4 deve versare royalties. Sono fondi che l’amministrazione comunale potrà poi concentrare sui servizi ai cittadini, che hanno il diritto ad un ristoro e ad agevolazioni”. Quella di Di Dio potrebbe essere una proposta capace di convincere l’amministrazione comunale (il sindaco Lucio Greco è da sempre fautore di una linea di questo tipo) e forse di aprire qualche varco tra le diverse anime dell’opposizione, in attesa di capire se e quando partirà il nuovo servizio. Anzitutto, sul Pef e sulle tariffe Tari Greco e la sua giunta dovranno sondare gli “umori” del consiglio comunale.