Gela. Sul piano economico finanziario per il servizio rifiuti l’amministrazione comunale dovrà avere numeri certi, anzitutto in aula. Una consapevolezza che sicuramente sta prendendo ancora più forma in questi ultimi giorni. Dopo il primo “round” di ieri, questa mattina c’è stato un lungo approfondimento in presenza dei capigruppo consiliari, del presidente dell’assise civica Salvatore Sammito, degli assessori e dei tecnici. C’era il sindaco Lucio Greco, che ancora una volta ribadisce il concetto. “Io spero che i consiglieri decideranno di votare il Pef e le tariffe Tari – dice – senza questi provvedimenti sarà impossibile avere un migliore standard qualitativo del servizio rifiuti. Tuti, giustamente, ci lamentiamo del fatto che il servizio attuale non sia adeguato ma dobbiamo agire di conseguenza. Soprattutto le tariffe Tari, per un servizio che si autofinanzia, sono cruciali. Il pef, lo voglio ricordare, è ormai un atto che viene rilasciato da Arera e dalla Srr e non dal Comune”. I dubbi sono tanti, espressi principalmente dall’opposizione. Il piano economico finanziario calibrato sul nuovo servizio in house, che non è ancora partito, oscilla intorno ai quindici milioni di euro. Una somma ingente in una fase sicuramente molto complessa per il municipio. I consiglieri di opposizione, ormai in diverse occasioni, hanno fatto rilevare che il Pef da varare fa riferimento ad un servizio in house che fino ad oggi non è partito e manca del contratto attuativo. Anche l’incognita di un possibile dissesto non dà troppe certezze. Il fronte critico è piuttosto ampio e va dal centrodestra e fino al gruppo progressista. C’è chi potrebbe decidere di non votare gli atti o comunque di astenersi. I pro-Greco stanno cercando di avere i numeri per arrivare al sì. “Il Pef è un atto politico – spiega il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito – l’opposizione è tale da ormai quattro anni e ora ha una dimensione numerica superiore. Io sto cercando di lavorare per convergenze che alla fine consentano all’amministrazione di arrivare al voto favorevole sia per il Pef che sulle tariffe Tari”.
Anche questa mattina, sono state tante le obiezioni poste dai consiglieri di opposizione. Il gruppo di Fratelli d’Italia, come precisa il presidente della commissione bilancio Pierpaolo Grisanti, sostiene anzitutto la necessità di evitare pesi economici ulteriori per i cittadini. “Abbiamo proposto che i risparmi ottenuti dal Comune, che per oltre un anno non ha pagato tariffe per i conferimenti in discarica, a Timpazzo, vengano destinati a sgravare le tariffe”. Con un “verdetto” della Corte dei Conti ancora da incassare, sarà molto difficile che Pef e tariffe Tari possano ottenere un voto “plebiscitario” in consiglio. I pro-Greco dovranno contarsi per arrivare all’obiettivo che il primo cittadino ritiene cruciale.
se avete intenzione di approvare le nuove tariffe tari ,on sostanziali aumenti,non ci provate i cittadini non lo sopporteranno facilmente,in questa città sapete solo approvare aumenti in tutto cio che vi è possibile , ma la città rimane sempre una città da terzo mondo invivibile meditate meditate